Vademecum del Condominio

VADEMECUM  DEL CONDOMINO RESPONSABILE

E' importante manifestare il proprio interesse per la comunità condominiale partecipando attivamente alle assemblee del condominio ed alla discussione sui punti all’ordine del giorno.

“All’assemblea di condominio? No, non sono andato. Finisco tardi di lavorare… c’era la partita… mi sono dimenticato… non avevo nessuno a cui lasciare i bambini… non mi sentivo bene … non avevo voglia di litigare… tanto comunque decidono tutto sempre gli stessi.”

Queste sono alcune delle motivazioni che portano le persone a disertare le assemblee. In questo modo viene meno il momento principale della "democrazia" condominiale. È un diritto delegare qualcuno a partecipare all’assemblea in propria vece, ma si consiglia vivamente di partecipare di persona.

Nella maggior parte delle assemblee di condominio si discute e si prendono delle decisioni come in una famiglia e come in famiglia discutere e prendere decisioni non sempre è facile, ma va fatto.

Chi non partecipa delega di fatto gli altri a scegliere per lui; a nulla serve lamentarsi dell’onerosità delle spese di condominio o delle scelte di gestione o di amministrazione, avendo disertato l’assemblea condominiale o, peggio ancora, avendo superficialmente delegato. Questo costringe ad accettare le scelte deliberate in modo passivo, senza nulla poter fare, salvo i casi in cui le delibere assembleari siano illegittime o irregolari.

Se poi la propria assenza preclude la possibilità di votare, perché mancano le maggioranze necessarie, questo comporta ricadute negative sulla vita condominiale che rischia la paralisi. Quindi per ogni decisione che comporti una votazione è importante partecipare, ascoltare, riflettere; occorre discutere i progetti con spese importanti cercando di acquisire pareri che aiutano l'assemblea.

Arrivare all’assemblea con le idee chiare e con le giuste informazioni è senza dubbio il modo migliore per concordare con gli altri condomini scelte attente e coscienziose.

E' importante ricordare che il preventivo da noi presentato non è per questa sola ragione il migliore in assoluto. Se poi si ritiene di non essere in grado di scegliere, ci si adegua alla maggioranza o si accetta il suggerimento dell’amministratore.

 

DECALOGO DEL CONDOMINO RESPONSABILE 

Il condomino responsabile:

1. Quando rileva che qualcosa non va all’interno del condominio lo segnala subito, contattando l'amministratore o i consiglieri di scala, sia per informare su quanto rilevato sia per chiedere delucidazioni. Nel caso il telefono sia occupato riprova più tardi o negli orari suggeriti dalla segreteria evitando il solito pregiudizio “ho chiamato l’amministratore ma lui non c’è mai”. Buona norma sarebbe anche avvisare l’amministratore quando un lavoro richiesto è stato eseguito e con quale esito.

2. Sorveglia l’amministrazione verificando quanto più possibile, ma senza assumere per principio un atteggiamento critico nei confronti dell’operato dell’amministratore. L’Amministratore deve tutelare per definizione gli interessi di tutti, anche di chi per ipotesi, si è opposto alla sua nomina.

3. Si attiene per i pagamenti alle modalità ed ai tempi determinati dall’assemblea; paga regolarmente entro la scadenza le rate condominiali e se, per qualunque motivo, non può avvisa l’amministratore del ritardo. Evita l'utilizzo di contanti preferendo il pagamento mediante bonifico sul conto corrente del condominio perché questo garantisce la rintracciabilità del versamento. Oppure con assegno, intestato al condominio e non all’amministratore, in questo caso l’amministratore rilascia una ricevuta da tenere insieme alla fotocopia dell’assegno.

4. Non prende posizione contraria relativamente alle spese dalle quali non pensa di trarre un profitto personale; al contrario si dimostra solidale con la generalità dei condomini per il buon funzionamento del sistema e la conservazione dell’immobile, consapevole che l’interesse generale è anche il proprio interesse particolare. Chi vive in condominio o comunque è proprietario di un immobile sito in un contesto condominiale, deve sentirsi responsabile delle parti comuni al pari della sua proprietà esclusiva. Infatti, basta leggere un rogito di acquisto di un’unità immobiliare posta in regime di condominio per notare subito che il titolare è proprietario non solo dell’immobile ma anche pro quota delle parti comuni (tetti, scale, cortili, ecc.); queste inevitabilmente influenzano il valore di mercato del nostro appartamento, ufficio o negozio.

5. Cerca di stabilire rapporti umani con i propri vicini all'insegna della tolleranza. La vita nella comunità condominiale impone il rispetto reciproco e la solidarietà tra tutti i condomini. Questo richiede di evitare di portare avanti battaglie su questioni di principio. Si reclama a gran voce la pace nel mondo e non si riesce a garantire la pace tra vicini di casa a causa di questioni assolutamente insignificanti. Il condomino responsabile, se gli cade qualcosa dal balcone, si affretta a chiedere scusa. Il condomino responsabile, se gli cade qualcosa sul balcone, avvisa con gentilezza il vicino dell’inconveniente e accetta le scuse, poi torna a casa e si dimentica dell’accaduto.

6. Rispetta le regole di buona convivenza raccolte nel regolamento di condominio, e non solo, pretende che tutti i componenti della sua famiglia le rispettino. Il condomino responsabile non fuma in ascensore, non lascia le porte aperte (tanto porto solo fuori il cane e torno subito), si impegna per fare una corretta raccolta dei rifiuti.

7. Ricorda e fa cortesemente ricordare a tutti, che i servizi comuni non sono riservati in esclusiva a questo o a quel condomino e che ognuno deve servirsene per le esigenze strettamente indispensabili evitando sprechi ed abusi.

8. Offre la propria disponibilità per incarichi utili al buon funzionamento del Condominio.

9. Collabora con l’amministratore, lo consiglia, gli dà dei suggerimenti e lo informa prima dell’assemblea degli argomenti che sarebbero da inserire all’ordine del giorno.

10. Ricorda, prima di decidere di intraprendere una causa, di valutare bene costi (sicuri) e benefici (sperati), optando per la decisione che assicuri il migliore rapporto tra questi e non tralasciando di considerare anche l’effetto indotto di una causa, indipendentemente dal suo esito, sui rapporti di buon vicinato. Un sereno e franco confronto di idee, nella sede appropriata, dal quale scaturisca una decisione tale da venire incontro alle necessità della maggioranza, senza danno per alcuno, vale tutte le sentenze possibili.

 

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