Il Tribunale di Palermo stabilisce un
principio innovativo nel nostro ordinamento. Si ringrazia
l'Avvocato Rosario Dolce, intervenuto quale procuratore della parte danneggiata, per la segnalazione della sentenza
La vicenda. Tizio aveva chiesto al Tribunale di Palermo la condanna di Caio al risarcimento di tutti i danni patrimoniali di circa 23 mila euro, riportati dalla propria autovettura a seguito del crollo di un balcone posto a servizio dell'immobile, di proprietà del convenuto.
Costituendosi in giudizio, il convenuto eccepiva che la responsabilità dell'evento dannoso era da attribuire al Condominio in quanto il crollo del balcone era stato cagionato dal distacco delle mensole che lo sorreggevano, cioè da beni aventi natura condominiale.
Per tali ragioni, il convenuto chiedeva la chiamata in causa della Compagnia assicuratrice che assicurava, per i danni derivanti a terzi, il predetto Condominio; pertanto chiedeva di essere garantito e tenuto indenne dalla Compagnia di assicurazione dalle eventuali somme che sarebbe stato condannato a pagare.
Il ragionamento del Tribunale di Palermo. Preliminarmente, il giudice ha evidenziato che dalla relazione redatta dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri, era emerso che vi era stato un crollo totale del balcone di Caio realizzato in cemento, con lastra di marmo, maniglioni in pietra di tufo e ringhiera in ferro e che durante la caduta veniva danneggiava la ringhiera, la lastra di marmo e l'estradosso del balcone della proprietaria del secondo piano, finendo la sua corsa sull'autovettura di proprietà dell'attore.
Tribunale di Palermo Sentenza n. 1865 del 17/04/2018